2 Marzo, 2004

Una Coalizione Esorta a Respingere la Controversa Direttiva Europea sulla Propriet` Intellettuale

Una coalizazione internazionale di gruppi per i diritti dei consumatori e per le libert` civili stanno organizzando una manifestazione e una conferenza stampa per opporsi alla controversa Direttiva dell’Unione Europea per l’Imposizione dei Diritti di Propriet` Intelettuale (European Union Intellectual Property Rights Enforcement Directive, IPRED) alla vigilia del voto finale in seno al Parlamento Europeo.

L’incontro h fissato a Strasburgo (Francia) per l’8 Marzo; un’ampia coalizione esorter` i parlamentari europei a respingere la controversa direttiva, perchi colpisce eccessivamente gli utenti e i consumatori per violazioni minime e non commesse a scopo di lucro.

I membri della Campagna per un Ambiente Digitale Aperto (Campaign for an Open Digital Environment, CODE) tra cui IP Justice, European Digital Rights (EDRi), Foundation for Information Policy Research (FIPR), Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) si uniranno alla manifestazione contro l’IPRED.

I consumatori sono contrari a questa direttiva perchi essa li considera alla stregua di contraffattori su larga scala – anche per singole violazioni non intenzionali e non commesse a scopo di lucro. I nuovi e potenti strumenti che la direttiva crea per combattere le violazioni si applicano persino a coloro che hanno commesso in buona fede un’azione ravvisata come illecita.

Introdotta per la prima volta nel Gennaio 2003 dalla Commissione Europea, l’IPRED h stata sottoposta ad una riscrittura completa, avvenuta a porte chiuse nel corso di incontri informali tra parlamento, commissione e consiglio, presieduti dalla Sig.ra Fourtou, parlamentare europea francese e relatrice della direttiva. Quest’ultima ha, con l’approvazione del Consiglio, inserito la direttiva in un processo di approvazione rapida, a causa del quale l’adozione da parte del Consiglio Europeo h fissato dopo soli quattro giorni dalla pubblicazione degli emendamenti che devono essere discussi nel Parlemento Europeo in sede plenaria. Si h sacrificata qualsiasi consultazione pubblica nel tentativo di far passare una legge criticata, tramite una procedura pensata per proposte non controverse da discutere in seconda lettura.

I consumatori e gli utenti di tutta europa sono invitati a partecipare l’8 Marzo all’incontro di Strasburgo, per fornire il loro appoggio al mantenimento delle tradizionali libert` civili contro un’applicazione iper-zelante dei diritti di propriet` intellettuale. L’incontro si terr` fuori dall’edificio che ospita il Parlamento Europeo dalle 16:30 alle 18:30, quando i Parlamentari Europei si riuniscono per i dibattiti serali. Maggiori dettagli sull’incontro e sulla conferenza stampa dell’8 Marzo verranno annunciati mano a mano che saranno disponibili preso:

http://www.ipjustice.org/CODE

Otto principali motivi per rifiutare la direttiva IPRED:

1. Il campo d’azione della direttiva h troppo ampio: dovrebbe essere limitato alle sole violazioni intenzionali e su scala commerciale. Certe tipologie di diritto di propriet` intellettuale come i brevetti dovrebbero essere escluse completamente dal campo d’azione della direttiva.

2. La direttiva manca di bilanciamento e proporzionalit` poichh i consumatori medi rischiano lo stesso trattamento dei grandi contraffattori commerciali anche se hanno commesso violazioni minori senza impatto commerciale.

3. La proposta non fornisce una definizione di “diritto di propriet` intellettuale”, perr la direttiva si applica a qualunque tipo di propriet` intellettuale. Poichh gli stati membri dell’Unione Europea definiscono il “diritto di propriet` intellettuale” in maniera diversa, non h chiaro su cosa applicher` in pratica.

4. La direttiva permette agli avvocati di Hollywood di assumere agenti di polizia privata per fare irruzione nelle case dei sospetti di violazione. Queste misure, note come ordini “Anton Piller”, erano precedentemente disponibili solamente per casi estremamente rari nel Regno Unito, in reazione a violazioni commerciali su larga scala. Tuttavia la direttiva permette ai detentori dei diritti di esercitare queste incursioni private contro i cittadini europei, anche se hanno commesso violazioni minori che non includono motivazioni di lucro o benefici di altro genere.

5. Con questa proposta diventano legge europea le ingiunzioni Mareva, secondo le quali h permesso ai detentori dei diritti di congelare i conti bancari e le altre propriet` dei sospetti di violazione prima che questi siano stati sentiti da un giudice.

6. La direttiva crea un nuovo “Diritto di Informazione” che permette ai detentori di diritti di ottenere informazioni personali sugli utenti del software Peer-to-peer (P2P). Simili ampi poteri creati nella controversa legge americana Digital Millennium Copyright Act (DMCA) sono stati abusati dall’industria discografica per ottenere informazioni personali su migliaia di consumatori negli Stati Uniti.

7. I server e le strumentazioni di un Internet Service Provider (ISP) possono essere sequestrati e distrutti senza che questo sia stato ascoltato da un giudice, per il solo sospetto di violazioni commesse dai suoi clienti.

8. Direttive di questa portata devono passare attraverso un adeguato dibattito ed ottenere la dovuta considerazione da parte dell’intera Unione Europea e non essere approvate di corsa in prima lettura. Questa proposta dovrebbe essere rinviata in seconda lettura in modo che le sue parti controverse possano essere discusse pubblicamente.

Contatti per la stampa:

Photo courtesty of Photo Parlement Europeen

IP Justice/CODE: Robin Gross
robin@ipjustice.org
phone: +1 415 553 6261

FFII: James Heald
j.heald@ffii.org.uk
phone +44 14 83 57 51 74
mobile +44 77 89 10 75 39

FIPR: Ian Brown
ian@fipr.org
mobile +44 79 70 16 45 26

EDRi: Andreas Dietl
brussels@edri.org
phone +32 2 660 47 81
mobile +32 498 34 56 86

Italian Law Professor Giovanni Ziccardi
gio@ziccardi.org

Phone: +39 340 79 66 516

Translation courtesy of Andrea Glorioso and Simone Piunno, with help from Antonella Beccaria and Emanuele Olivetti.

More information and commentary available at http://www.IPJustice.org/CODE/